mercoledì 24 luglio 2013

Il Cantadisco e gli arrangiatori della Rca negli anni 60


Grazie alla scoperta di un lp pubblicato nel 1967 colgo l’occasione per parlare degli arrangiatori della Rca italiana che erano, negli anni sessanta, gente del calibro di Ennio Morricone, Luis Enriquez Bacalov, Franco Pisano, Carlo Pes, Guido Relly.

 Il disco in questione è il Cantadisco, antesignano del moderno Karaoke, in pratica una raccolta di 14 accompagnamenti orchestrali eseguite dalle orchestre Rca e con le quali si ci poteva dilettare nel canto dei successi dell’epoca.

Secondo le note di copertina le basi sono le stesse impiegate per i dischi originali con sovra inciso un organo in sordina per agevolare l’esecuzione vocale dei brani.


La scaletta dei brani è la seguente:
 
La fisarmonica – Ennio Morricone e la sua orchestra e I Cantori Moderni di A. Alessandroni

Piangi con me – I Rokes (brano non orchestrale)

Quando dico che ti amo – Franco Pisano e la sua orchestra

Domani – Guido Relly e la sua orchestra e I Cantori Moderni di A. Alessandroni

Ti vedo uscire – Ennio Morricone e la sua orchestra e I Cantori Moderni di A. Alessandroni

Lui – Luis Enriquez e la sua orchestra e I Cantori Moderni di A. Alessandroni

Te lo leggo negli occhi – Ennio Morricone e la sua orchestra e I Cantori Moderni di A. Alessandroni

Bisogna saper perdere– I Rokes (altro brano non orchestrale)

Il mondo -  Ennio Morricone e la sua orchestra e I Cantori Moderni di A. Alessandroni

Fortissimo - Luis Enriquez e la sua orchestra e I Cantori Moderni di A. Alessandroni

Se telefonando - Guido Relly e la sua orchestra e I Cantori Moderni di A. Alessandroni

Vivrò - Guido Relly e la sua orchestra e I Cantori Moderni di A. Alessandroni

Pensandoci ogni sera – Carlo Pes e la sua orchestra e I Cantori Moderni di A. Alessandroni

Se perdo anche te - Ennio Morricone e la sua orchestra
 



Per chi è abituato a considerare Ennio Morricone come autore di colonne sonore e di musica contemporanea, può risultare strano scoprire la sua attività di arrangiatore di canzoni di musica leggera.

Ennio arrivò in Rca nel 1959 prendendo il posto del maestro Marcello De Martino, si era precedentemente diplomato al conservatorio ed era stato allievo nientemeno che di Goffredo Petrassi,.

L’anno precedente era stato assunto in Rai, ma la sua esperienza in Tv durò poco in quanto rassegnò le dimissioni il giorno stesso dell’assunzione, infatti il lavoro in Rai sarebbe stato solamente  di routine,  le sue composizioni non sarebbero state suonate dall’orchestra e inoltre gli furono subito assegnate mansioni di ufficio.
 

 

Uno dei suoi primi arrangiamenti in Rca  fu per Il barattolo di Gianni Meccia per il quale riuscì, nella parte introduttive della canzone, a sincronizzare il rumore di alcuni barattoli con le ritmiche dell’orchestra.

Il modus operandi di Morricone è molto rigoroso,  è indubbiamente un instancabile lavoratore, i suoi cambi di tonalità e le modulazioni sono raffinatissime e mettono duramente alla prova l’orchestra incaricata di suonarle: nelle sue scelte e nel suo metodo traspare inequivocabilmente la solida preparazione classica.
 

 

Gli anni sessanta sono un decennio di  proficuo lavoro durante i quali vengono alla luce gioielli come Sapore di sale, Il mondo, C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones ed  Il cielo in una stanza, ma  il rapporto con la casa discografica romana era destinato a terminare alla fine degli anni sessanta, quando gli impegni per il cinema divennero troppo pressanti e inoltre, secondo il maestro, si  instaurò una strana situazione: in seguito alla rivoluzione musicale di quegli anni stavano divenendo sempre più pressanti le richieste  della Rca di seguire le nuove tendenze americane.

Tornò poi in Rca nel 1978 per arrangiare il disco Bandierine di Renzo Zenobi,  nel quale utilizzò una nuova sperimentale tecnica di arrangiamento incidendo per ogni brano tre arrangiamenti diversi per poi, nella fase di mixaggio,  sovrapporli e alternandoli tra di loro.

Ma oramai l’epoca delle orchestre volgeva al tramonto e anche la Rca era destinata, negli anni ottanta, a chiudere i battenti.
 


Luis Enriquez Bacalov entrò in Rca insieme a Morricone nel 1959, lui era già un brillante arrangiatore che, appena arrivato in Italia dalla lontana Argentina,  ebbe modo di mettersi in luce  nella casa discografica Cetra, lì collaborò tra gli altri con Claudio Villa (del quale fu, sino alla fine degli anni cinquanta, anche pianista accompagnatore nei concerti) e Milva.

Uno dei primi suoi arrangiamenti fu Il Capello, brano che segnò l’inizio del successo di Edorado Vianello,continuò a mettersi in luce curando gli arrangiamenti degli altri artisti Rca:  Nico Fidenco (notevole quello per “Legata a un granello di sabbia”), Sergio Endrigo, Rita Pavone (memorabile il lavoro per Cuore), Umberto Bindi, Neil Sedaka (il suo arrangiamento per La terza luna contribuì al grande successo del brano).

Poi a causa di contrasti con il Direttore Ennio Melis anche Bacalov lasciò la Rca e si dedicò, negli anni successivi, quasi esclusivamente alla scrittura di musica per il cinema.
 


Bacalov stilisticamente è all’antitesi rispetto a  Ennio Morricone, il suo stile si può definire più semplice e diretto,  ma anche più colorato ed espressivo, con una tendenza all’effettismo  nella sua accezione positiva.


 
Franco Pisano, iniziò la sua carriera di musicista con il fratello minore Berto con il quale, negli anni cinquanta, alternò l’attività jazzistica con l’impegno nel gruppo Asternovas al seguito di Fred Buscaglione. In contemporanea all’attività in Rca era impegnato anche nell’orchestra radiofonica della Rai, ciò gli permise di contare su di un gruppo ben affiatato. La sua formazione era basata sulla musica americana, grazie all’ascolto dei compositori ed arrangiatori d’oltreoceano.
 
Il sodalizio con Tony Renis lo portò a curare gli arrangiamenti di canzoni come Nessun’altra che te,  Quando dico che ti amo e tante altre, comprese le canzoni scritte dal cantante milanese  per altri artisti, come ad esempio  Tenerezza di  Gianni Morandi.
 
 

Carlo Pes si era fatto notare nell’ambiente come chitarrista dell’orchestra di Armando Ttrovaioli:  il legame era molto forte al punto che, lasciata l’orchestra, Pes continuò la collaborazione con il maestro  insieme alla formazione dei Marc 4 (conosciuti anche con il nome di  i Solisti di Armando Trovajoli) con Maurizio Majorana al basso, Antonello Vannucchi alle tastiere e Roberto Podio alla batteria e percussioni.

Alla fine degli anni '50 entrò nell'Orchestra della Rai. ma la sua attività all’epoca includeva anche l’incarico di arrangiatore alla Rca, dove ebbe modo di lavorare con Patty Pravo (Ragazzo triste), Josè Feliciano (Che sarà), Jimmy fontana e Dalida, solo per indicare i più noti.
 
 

martedì 23 luglio 2013

Il Cantadisco and The Italian Rca orchestras




From September 2013 you will find this post and other new posts on my new blog, I'll be posting on this new blog only in english language, its name is "MUSIC POSTCARDS FROM ROME".

Click the name of the blog, written above, to access it.



Thanks to the discovery of an lp releasd in 1967, I seize this opportunity to talk about the great arrangers of the Italian RCA which were, in the sixties, people of the calibre of Ennio Morricone, Luis Enriquez Bacalov, Franco Pisano, Carlo Pes, Guido Relly.

The record in question is  Cantadisco, predecessor of the modern karaoke, basically a collection of 14 tracks performed by RCA orchestras which  delighted us with the hits of the time. According to the back sleeve notes, the basics are the same as those used for the original records with an overdubbed organ arrangement so as to facilitate the vocal performance of the songs.



The track-list is as follows:
La fisarmonica – Ennio Morricone e la sua orchestra e I Cantori Moderni di A. Alessandroni
Piangi con me – I Rokes (brano non orchestrale)
Quando dico che ti amo – Franco Pisano e la sua orchestra
Domani – Guido Relly e la sua orchestra e I Cantori Moderni di A. Alessandroni
Ti vedo uscire – Ennio Morricone e la sua orchestra e I Cantori Moderni di A. Alessandroni
Lui – Luis Enriquez e la sua orchestra e I Cantori Moderni di A. Alessandroni
Te lo leggo negli occhi – Ennio Morricone e la sua orchestra e I Cantori Moderni di A. Alessandroni
Bisogna saper perdere– I Rokes (altro brano non orchestrale)
Il mondo -  Ennio Morricone e la sua orchestra e I Cantori Moderni di A. Alessandroni
Fortissimo - Luis Enriquez e la sua orchestra e I Cantori Moderni di A. Alessandroni
Se telefonando - Guido Relly e la sua orchestra e I Cantori Moderni di A. Alessandroni
Vivrò - Guido Relly e la sua orchestra e I Cantori Moderni di A. Alessandroni
Pensandoci ogni sera – Carlo Pes e la sua orchestra e I Cantori Moderni di A. Alessandroni
Se perdo anche te - Ennio Morricone e la sua orchestra


 

For those who are used to consider Ennio Morricone as an author of movie scores and contemporary music, it might be strange to find out about his activity as arranger of pop music .

Ennio arrives at RCA  in 1959 taking over the place previously occupied by maestro Marcello De Martino. He was awarded  with a Diploma at the Music Academy (Conservatorio) and he was a student of the great Goffredo Petrassi.....The year before he was employed in RAI (Italian Broadcast Radio-TV)  but his experience lasted very briefly because he handed over his resignations the same day he was employed because he felt his work in RAI would have been a routine job, his compositions would never have been performed by the orchestras and soon after  he was deployed to other office duties.





One of his first arrangements was for Il Barattolo of Gianni Meccia for whom he managed, in the introductory part of the song, to synchronize the noise of some tin-cans with orchestral rythmics. The  modus operandi of Morricone is very rigid, he is undoubtly an insatiable worker, the change of sounds and modulations produced by him are very refined and  put the designated orchestra through a very tough challenge in playing them: through his choices and method one can unequivocally  perceive his solid and classical training.


The sixties were a very profitable decade, during which jewels such as Sapore di Mare, Il mondo, C’era un ragazzo che come me che amava i Beatles e i Rolling Stones and Il cielo in una stanza were released , but the working relationship with the Roman label was destined to end due to the movie industry’s demands . According to the Maestro, however, a strange situation came alight: following the music revolution of those years the requests by the RCA to follow the American tendencies also became more pressurizing.  He returned at RCA  in 1978 to arrange the record Bandierine by Renzo Zenobi, where he used a new experimental technique which consisted in three different arrangements of the same track which during the mix phase, were overdubbed and interexchanged. The time of orchestras, however, was coming to an end and also the RCA was compelled, during the eighties, to shut down.


Luis Enriquez Bacalov arrived in RCA together with Morricone in 1959; he already was a recognized  brilliant arranger who, as soon as arrived in Italy from Argentina, he had his own way with the Cetra label: he cooperated, among others, with Claudio Villa (of whom was pianist and supporting musician up to the end of fifties) as well as Milva. One of his first  arrangements was Il Capello which crowned Edoardo Vianello’s  long list of hits. He continued to get further noticed by taking care of arrangements of other RCA artists: Nico Fidenco (remarkable the one of “Legata ad un granello di sabbia”), Sergio Endrigo, Rita Pavone (memorable the work done on the song Cuore) , Umberto Bindi, Neil Sedaka (his arrangement for La terza luna contributed to the great success of the song). Then, following contrasts with the Director Ennio Melis, Bacalov also left the RCA and dedicated the following years almost exclusively to movie scores.

 

Statistically, Bacalov is in net contrast with respect to Ennio Morricone, his style can be defined  simple and direct , more colored and expressive, with a tendency to produce effect in its most positive sense. 

Franco Pisano began his career as musician with his younger brother Berto with whom, in the fifties, interchanged jazz with the Asternovas Band of Fred Buscaglione.  At the same time, while working at RCA he was cooperating with the Radio Orchestra of RAI and this allowed him to count on a  well close-knit group. His training was based on American music, thanks to the listening of composers and arrangers from overseas.
The partnership with Tony Renis allowed him to arrange songs such as Nessun’altra che te, Quando dico che ti amo and many more, as well as other songs written by the Milanese singer and other artists such as Gianni Morandi with Tenerezza.

Carlo Pes got noticed in the environment as the lead guitarist of the Armando Trovaioli Orchestra: the relationship was very strong that when he left the orchestra, Pes continued to cooperate with the maeestro together with the group Marc 4 (also known with the name I Solisti di Armando Trovajoli)  with Maurizio Maiorana on bass, Antonello Vannucchi on  keyboards and Roberto Podio on drums and percussions.
By the end of the ‘50s he became part of the Orchestra Rai, but his role at the time also included that of arranger of RCA, where had the chance  to work, among other famous artists,  with Patty Pravo  (Ragazzo Triste), Josè Feliciano (Que sera), Jimmy Fontana and Dalida.