giovedì 20 marzo 2014

I Pennies, gli "inglesi" di Monte Mario


Con questo post voglio parlare dei  Pennies, che, a dispetto del nome inglese, erano un gruppo rock romano attivo nella capitale tra la fine degli anni sessanta e l'inizio dei settanta. La band si formò nel 1967 in Roma a Monte Mario, zona di provenienza di cinque ragazzi: Stefano Damia,  Enzo Giancaterina,  Massimo Valentini, Alessandro Rossetti e Alessandro Gramolini.
 

 

Adottarono subito un sound con sonorità pop psichedeliche in stile inglese (Beatles, Moody Blues, Bee Gees) e poco dopo raggiunsero nel loro quartiere una buona fama al punto tale che Il locale dove si esibivano venne ribattezzato Pennies Club.
La loro capacità di esibirsi dal vivo li portò a suonare nei diversi locali che all'epoca sorsero nella periferia della capitale sino ad arrivare al mitico Piper Club. Li vennero notati da Vincenzo Micocci che in quegli anni stava creando la IT, l'etichetta che tanti grandi artisti avrebbe poi lanciato nel mercato italiano.
Il gruppo realizzò il primo singolo per l'etichetta discografica Mark Tre di Gianni Marchetti, questo venne registrato negli studi della RCA di Via Tiburtina. Sul lato A vi era Un minuto di libertà brano firmato dalla coppia  Ruisi-Bardotti  mentre il retro conteneva Lo sconfitto,  una cover di The boxer di Simon & Garfunkel.
 
 
 

Seguì al disco un'intensa attività dal vivo, sia in vari locali della penisola che in alcuni festival, tra cui anche il 1° Festival Pop di Viareggio del 1971, la stessa manifestazione che lanciò Mia Martini, i Delirium di Ivano Fossati e la Premiata Forneria Marconi.
Nella primavera del 1972 uscì il loro lp, The Five Pennies Opera, cantato interamente in lingua inglese e  fortemente influenzato dalla musica psichedelica di fine anni '60.
La scelta si spiega con l'intenzione dela casa discografica di presentare i Pennies come un gruppo inglese, pratica utilizzata all'epoca anche per il gruppo dei Flea on the honey.
 
 
 

Il disco, registrato allo Studio 38 di Edoardo Vianello e stampato in 5000 copie, presenta otto brani inediti composti dal gruppo ma firmati da Gianni Marchetti (con lo pseudonimo di Dinamo) in quanto i Pennies non erano ancora iscritti alla Siae. E' presente anche Photograph, un brano scritto appositamente per loro da Amedeo Minghi, che all'epoca era amico dei ragazzi, in collaborazione con Lally Stott.
L'album, nonostante alcuni passaggi radiofonici, passò sostanzialmente inosservato. Qualche anno dopo alcuni brani del disco vennero inclusi nella colonna sonora del film Emanuelle e Françoise le sorelline diretto dal regista Joe D'Amato nel 1975, i brani, nei titoli di coda del film, vengono comunque attribuiti a Joe Dinamo.

 
 




Il 6 gennaio 1972 i Pennies fecero il loro ultimo concerto al Gattopardo, locale oggi chiamato Gilda. Continuarono ancora per qualche tempo a collaborare con Gianni Marchetti  partecipando alla registrazione del 45 giri di Rosalino (Ron) Storia di due amici, di alcuni brani di Piero Ciampi e di  Marisa Sannia. Il gruppo si sciolse improvvisamente mentre stavano preparando, con l'aiuto di Amedeo Minghi, la versione italiana di The Five Pennies Opera.
 
 
 
 

L'album oggi è piuttosto raro e non è mai stato ristampato in vinile né in CD. Secondo me merita di essere riscoperto  per la qualità delle composizioni ed il il buon livello tecnico di esecuzione e di registrazione. Insomma un disco che vale sicuramente più di qualche pennies!
 
 

Formazione

Stefano Damia (voce, chitarra)

Enzo Giancaterina (chitarra, voce)

Massimo Valentini (tastiere, voce)

 Alessandro Rossetti (basso, voce)

Alessandro Gramolini  (batteria)

Tonino Santi (batteria e canto)

 

Discografia

Un minuto di libertà - Lo sconfitto Mark Tre (ZK 50083) 1971

The five pennies opera  - Mark Tre (ZSLK 55092) 1972

 

 
 

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